RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO DI EMOZIONARCI
Progetto Continuità
Le classi 4 e 5 del plesso Fumone e la classe
Prima della scuola Secondaria di Primo Grado, sempre del plesso Fumone, hanno
partecipato insieme al concorso "Premio
Nazionale "Luci nel Buio della Shoah" Mombaroccio - Sarano. Le
attività hanno affrontato l’argomento
dei Giusti tra le Nazioni inerenti alla Shoah ovvero le azioni di Giorgio
Perlasca che nell'inverno del 1944, nel corso della seconda guerra mondiale,
fingendosi console generale spagnolo, salvò la vita di oltre cinquemila ebrei
ungheresi, strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah. Perlasca
rappresenta un eroe nazionale e una enorme speranza
e un esempio per tutti in quanto, da ex fascista, resosi conto delle atrocità
del fascismo, non esitò a mettere a repentaglio la propria vita per garantire
la salvezza di tutti gli ebrei che potè. Il percorso è stato svolto
nelle attività di Musica in collaborazione verticale . I ragazzi hanno potuto
raccogliere informazioni attraverso ricerche e attraverso la visione di solo
alcuni momenti del film Giorgio Perlasca perché alcune immagini troppo crude li
avrebbero potuti turbare in una fascia di età piuttosto delicata dal punto di
vista emotivo ed in un periodo di pandemia che li ha già segnati molto. E'
stato scelto il brano "Un canto antico " facente parte della colonna
sonora del film, composto dal grande Ennio Morricone e, attraverso l'ascolto,
sono stati individuati cinque momenti musicali e si è data loro forma
attraverso movimenti adeguati e l'uso di materiali pensati per esprimere la
partecipazione emotiva ai fatti terribili della Shoà. Le riprese sono state
fatte volutamente al quasi buio totale perché la Shoà è il buio dell'umanità
del secolo precedente. Con l'uso di lucine si sono voluti rappresentare quei
giusti che illuminarono ed indicarono la strada della salvezza. Con i foulard sono
stati rappresentati gli ebrei ormai
ridotti a ombre che ebbero la fortuna di incontrare i Giusti. Con i guantini
bianchi si sono immaginate e imitate le colombe della pace che ancora oggi,
purtroppo, vorrebbero volare nel mondo ma ancora oggi sono intercettate dai
colpi e troppo spesso vengono ferite e uccise. Sono stati abbracciati tutti gli
ebrei del mondo attraverso l'abbraccio fatto ai palloncini a forma di cuore sui
quali i bambini hanno disegnato la stella di David. La rappresentazione è stata
ulteriormente arricchita con le voci dei ragazzi che hanno riportato alcune delle frasi che Perlasca
disse quando, alla fine della guerra, alcune donne
ebree ungheresi, residenti in Israele, lo rintracciarono
finalmente e divulgarono la sua storia di coraggio e solidarietà.
Prof.ssa Giuliana Gabrielli



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